martedì 15 giugno 2010

PROVINCIA DI CHIETI ASSENTE


La verità sul primo anno di amministrazione Di Giuseppantonio
è riassunta in questi dati

17 consigli provinciali all'interno dei quali sono stati discussi 29 ordini del giorno e 37 interrogazioni presentati dai gruppi di centro sinistra. Di questi, il gruppo del Partito Democratico ha proposto 17 mozioni e 33 interpellanze con risposta in aula.
Il 90% degli argomenti trattati in consiglio provinciale è stato proposto dai gruppi di centro - sinistra.

Senza l'opposizione la massima assise istituzionale dell'ente avrebbe avuto ben poche ragioni per di riunirsi, confrontarsi e deliberare su argomenti importanti che riguardano i cittadini della Provincia di Chieti.
All'assenza dell'azione amministrativa da parte della giunta si è aggiunta una palese incapacità d'iniziativa dei gruppi consiliari di maggioranza che, per colmare questa vistosa mancanza, hanno seguito la strada tracciata dal presidente Di Giuseppantonio cercando di sopperire al nulla con frequenti apparizioni sugli organi di stampa al solo intento di occupare ogni spazio disponibile per far passare un messaggio di facciata che dietro non ha che il nulla.
Incapacità a produrre iniziative sul territorio; prolungato fermo amministrativo, i cantieri fermi con i fondi disponibili sono l'emblema di questa amministrazione; perdita di "potere contrattuale" nei confronti della regione Abruzzo verso la quale non si è voluto salvaguardare gli importanti impegni a favore della Provincia di Chieti previsti in termini di opere infrastrutturali strategiche; nessuna iniziativa concreta per la difesa dei livelli occupazionali e degli investimenti; vistosa litigiosità interna tra le forze politiche di maggioranza ed una leadership debole, sempre meno in mano al Presidente eletto; bugie infondate e ripetute sulla presunta "voragine" di debiti; scarsa disponibilità alla trasparenza e al dialogo con i cittadini; turismo e cultura nessun progetto; nessun progetto europeo.
Insomma tutto drammaticamente fermo!
Queste la caratteristiche di questo primo anno di amministrazione di destra alla Provincia di Chieti.
"Provincia assente": una definizione che riassume il nostro giudizio sull'amministrazione Di Giuseppantonio, giudizio confermato dai cittadini, dalle donne e dagli uomini impegnati nelle istituzioni, dai lavoratori, dalle parti sociali, dalle associazioni, dalle classi più deboli.
Una cocente delusione per chi pensava che un cartello elettorale potesse garantire un governo efficiente.
Noi lo sapevamo. Vincere è una cosa, amministrare un'altra. È di qualche giorno una lettera inviata alle municipalità nella quale si chiede di provvedere alla pulizia delle strade con l'impegno di un contributo in denaro da parte dell'amministrazione provinciale. Un atto inammissibile che denuncia la scarsa propensione all'assunzione di responsabilità da parte di una provincia che delega con una procedura tra l'altro illegittima, le sue competenze ordinarie ma si preoccupa di nominare un direttore generale con un compenso di 120mila euro annui. E le strade giacciono in totale abbandono, come tutto il resto.
Occorre grande senso di responsabilità per riprendere la strada dello sviluppo e della crescita.
Da parte nostra continueremo ad esercitare un lavoro quotidiano con una opposizione responsabile formulando proposte, ascoltando le istanze del territorio e dei cittadini e non facendo mai mancare la nostra vicinanza.
Anche dai banchi dell'opposizione si può e si deve lavorare per il bene della Provincia di Chieti e noi non ci stancheremo di impegnarci per questo.

Campagna promossa dal Gruppo Partito Democratico Provincia di Chieti

domenica 13 giugno 2010

Ripa Teatina "Democratica"

Sabato 5 giugno Ripa Teatina "Democratica" all'insegna della I° Festa di partito organizzata dal locale Circolo PD. Si è svolta in una serata gradevole con una notevole affluenza di partecipanti, tema dell'incontro pubblico "PD con il Territorio" hanno partecipato il Sen. Giovanni Legnini, Camillo D'Alessandro (capogruppo PD al consiglio regionale), Silvio Paolucci (segretario regionale), Camillo di Giuseppe (segretario provinciale), Franco Caramanico (consigliere regionale). Sono stati affrontati temi a 360° a iniziare da quelli relativi alla finanziaria che pochi giorni fa il Governo ha presentato con una manovra economica che non sostiene le famiglie e le imprese, che non contiene misure per i giovani e la crescita e prevede tagli indiscriminati destinati a colpire i servizi per i cittadini, dalla scuola alla sanità ai trasporti. Saranno soprattutto le persone più deboli a pagare le conseguenze della manovra, che lascia invece al riparo le grandi ricchezze e le rendite e non combatte in modo efficace l’evasione fiscale, fatto evidente che sono sempre i ceti più deboli a pagare è la possibile imposta a pedaggio dell'asse attrezzato. Un governo che per due anni ha negato la crisi getta ora su comuni, province e regioni il peso del risanamento dei conti pubblici, senza nessun rispetto per chi si misura ogni giorno sul territorio con i bisogni reali dei cittadini, per questo il PD evidenzia la necessità ad un patto di stabilità che introduca regole che garantiscano l’equilibrio dei bilanci degli enti locali, consentendo di programmare un ricorso al debito sostenibile senza mettere in pericolo i conti pubblici nazionali. Per quanto riguardano regione e provincia si evidenzia il dissesto finanziario causato da un'egemonia di AN quando nei precedenti anni hanno governato in provincia, regione e governo centrale, ora sono tornati nell'immobilismo più assoluto, occasione persa nella vicenda della ricostruzione aquilana, nella quale il nuovo ruolo del Presidente Chiodi come commissario straordinario non ha segnato nessuna svolta nella capacità di ottenere dal governo un trattamento adeguato, lo stesso Chiodi non è riuscito ad aprire un dibattito con le forze economiche sociali e politiche per ridefinire la funzione strategica del capoluogo regionale. Il Pd lavorerà affinchè un nuovo quadro normativo nazionale e regionale possa individuare strumenti più idonei per la ricostruzione e definire senza timori risorse più certe. Allo stesso modo l’occasione si è persa con la programmazione dei fondi Fas, 850 milioni di euro, decisivi per il futuro dello sviluppo regionale e per i quali il Pd avanzerà idee chiare proponendo di concentrare le risorse. Sulla questione petrolio il Gruppo Consiliare Regionale, d’intesa con la Segreteria Regionale del Partito Democratico e con la preziosa collaborazione di insigni giuristi, ha predisposto un disegno di legge per bloccare la deriva petrolifera e la trasformazione del nostro territorio da Regione verde d’Europa a Regione mineraria.
La serata è proseguita allietata da stand gastronomici e dal concerto/cabaret di Rocco N'Rollo, la festa si è conclusa con l'estrazione della lotteria.

vedi le foto su facebook

lunedì 7 giugno 2010

ILLUMINAZIONE A MACCHIA DI LEOPARDO


Ci è giunta al Circolo una segnalazione da un cittadino:



ILLUMINAZIONE A MACCHIA DI LEOPARDO
ovvero
IL RISPARMIO ENERGETICO NEL 2010

A CAUSA DELLA SITUAZIONE ECONOMICA CHE HA COINVOLTO ANCHE LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, L’AMMINISTRAZIONE DI RIPA TEATINA E’ CORSA AI RIPARI…. UNO DEI PROVVEDIMENTI ATTUATO DA CIRCA DUE ANNI AD OGGI E’ NATO DALLA ELABORAZIONE DI UNA GRANDE IDEA PER RIDURRE LA SPESA DELLE BOLLETTE RELATIVE ALL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA CHE AMMONTA PER IL SOLO CONSUMO A 90.000 Euro/Anno NONCHE’ 8.000 Euro/Anno PER LA MANUTENZIONE DELLA RETE.
L’IDEA E’ STATA QUELLA DI SPEGNERE LE LUCI DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA A PARTIRE DALLE ORE 3 E TRENTA DELLA NOTTE, LO SPEGNIMENTO NON INTERESSA TUTTA LA RETE, MA BENSI’ ALCUNE ZONE - E SEMPRE LE STESSE - DELL’AREA URBANA DEL PAESE,
RESTANO ACCESI ALCUNI TRATTI D’ILLUMINAZIONE NEI PRESSI DEL RISTORANTE EX CASA DI FILIPPO, UN TRATTO DOPO IL BIVIO DELLA “ICONICELLA”, DEI TRATTI DI VIALE EUROPA IL CENTRO STORICO E’ ILLUMINATO A GIORNO FORSE QUESTO PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO STORICO NOTTURNO!
RIMANGONO AL BUIO BUONI TRATTI D’ILLUMINAZIONE IN ZONE FORSE RITENUTE DI PIU’ AD ALTO CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA.
PER CAPIRE DI PIU’ C’E’ DA DIRE CHE:
* I PUNTI DI PRESA, CONTATORI ENEL, CIRCA 61 PER TUTTA LA RETE D’ILLUMINAZIONE PUBBLICA DI RIPA SONO STATI DOTATI (A FRONTE DI UNA SPESA FATTA DALL’AMMINISTRAZIONE) TUTTI DI TIMER ORARIO PER COMANDARE L’ACCENSIONE E SPEGNIMENTO DELLE LUCI, MA QUESTI SOLO IN ALCUNE ZONE SONO MESSI IN FUNZIONE.
* NONOSTANTE SIANO PRESENTI SUL LIBERO MERCATO ALMENO UNA DECINA DI FORNITORI DI ENERGIA ELETTRICA CHE OFFRONO TARIFFE COMPETITIVE, I CONTRATTI IN ESSERE AD OGGI PER L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA DI RIPA TEATINA SONO IN MANO AD ENEL DISTRIBUZIONE - CHE OFFRE LE TARIFEF PIU’ ALTE -
* ESISTONO OGGI SOLUZIONI CHE ABBATTONO DEL 70% IL CONSUMO DI ENERGIA ELETRICA DI OGNI SINGOLA LAMPADINA, ED ELIMINANO IL PROBLEMA DELL’INQUINAMENTO LUMINOSO COME DETTATO DALLA DIRETTIVA DELLA COMUNITA’ EUROPEA, NONCHE’ DEL PROBLEMA DI INQUINAMENTO E SMALTIMENTO DELLE ATTUALI LAMPADE AI VAPORI DI SODIO AD ALTA PRESSIONE O AL NEON.
RITENIAMO CHE TALE STATO DI FATTO CHE PERDURA GIA’ DA DUE ANNI E’:
* DISCRIMINANTE PER I CITTADINI RESIDENTI INTERESSATI.
* NON E’ ACCETTABILE E NON GIUSTIFICATO DALLA NOBILE CAUSA DI CONTENERE LA SPESA DELLA BOLLETTA ENERGETICA.
* ABBASSA IL GRADO DI SICUREZZA RISPETTO AI FREQUENTI FURTI NOTTURNI NELLE CASE.
* NON PORTA A SIGNIFICATIVI RISPARMI ECONOMICI IN BOLLETTA.
* SONO ATTUABILI ALTRE SOLUZIONI CHE PORTANO AL RISPARMIO ECONOMICO.
IL RISPARMIO ENERGETICO DEVE ESSERE FATTO E DEVE COINVOLGERE TUTTI I CITTADINI DI RIPA.
SOLUZIONI A MACCHIA DI LEOPARDO NON SI SPOSANO CON IL “RISPARMIO ENERGETICO”