lunedì 28 dicembre 2009

Comuni nel panico, a rischio i piani di zona


«Per portare a termine i Piani sociali di zona, i Comuni abruzzesi hanno bisogno di 22 milioni di euro (15 per il 2010, 7 per completare il 2009) ma la giunta Chiodi ha inserito nel bilancio regionale appena 7 milioni. Con la conseguenza che sono a rischio i servizi essenziali per le famiglie, l’infanzia, gli anziani».

Lo denuncia Marinella Sclocco, consigliera regionale del Partito Democratico. «Siamo in una condizione di panico generale fra i Comuni» dice Sclocco, «perché si chiede loro di continuare a lavorare ma senza sapere se ci saranno i soldi. I 7 milioni stanziati sono infatti del tutto insufficienti e la giunta lo sa perché dice che verranno integrati con i Fas: ma la giunta sa anche che le risorse dei Fas arriveranno solo nel 2011 e che dovranno coprire più annualità. Nei fatti, fra qualche giorno saranno a rischio servizi essenziali per centinaia di cittadini come l’assistenza agli anziani, l’assistenza domiciliare, i progetti per l’infanzia, i servizi per la disabilità».

«Noi» insiste Sclocco «crediamo invece che l’innovazione e la qualificazione del welfare siano, insieme, condizione e fattore decisivi per un superamento della crisi e per un nuovo sviluppo della nostra regione, poiché riteniamo che non esiste percezione della crescita economica, e della sua ripresa, che non sia legata alla soddisfazione dei bisogni delle persone, né idea di sviluppo che non riguardi e non comprenda entrambe. Sono esigenze che costano, ma questa giunta tiene l’Abruzzo in una condizione umiliante: per ogni bambino spende 56,9 euro, contro una media nazionale di 94,8. E da gennaio sarà ancora peggio».

lunedì 21 dicembre 2009

Operazione verità sui conti della Regione


“Si faccia chiarezza sulla storia del debito della nostra Regione che ha nomi e cognomi ed appartenenze politiche ben chiare e definite”

Ad affermarlo il Capogruppo del PD in consiglio regionale Camillo D’Alessandro che lancia “l’operazione verità sui conti della Regione”.

“La giunta Regionale – afferma D’Alessandro – ha approvato un documento di fondamentale importanza il 4 dicembre, con delibera n 743/c, il documento di programmazione economica e finanziaria regionale. (Documento che, secondo la legge, doveva essere approvata a settembre, prima del bilancio, proprio perché il bilancio dovrebbe tradurre in numeri gli obbiettivi che si propone l’atto di programmazione, ma in Abruzzo accade il contrario.)”

“Nel documento di programmazione –riprende l’esponente del PD– è riportato con chiarezza assoluta l’evoluzione del debito sanitario e del debito complessivo della nostra Regione dal 2000 al 2009.“

“Come è possibile notare –riprende D’Alessandro– il punto B è la verità dimostrata, con la Giunta di centro-destra Pace (Assessore al Bilancio Castigliane e Presidente della Commissione Sanità l’attuale Senatore e vice-coordinatore Fabrizio Di Stefano),anni 2000-2005 il debito della Sanità è passato da 173 milioni di euro a oltre 2 miliardi di euro, cioè il debito si è moltiplicato per oltre 11 volte. Mentre il debito complessivo della Regione è passato da 558,6 milioni di Euro ad oltre 3 miliardi e 300 milioni di Euro, cioè il debito si è moltiplicato per 6 volte”.

“Dopo le politiche di rigore, adottate dal centro-sinistra, insediatosi a metà anno 2005 (piano di rientro, piano sanitario, piano di riordino della rete ospedaliera), in tre anni di governo dal 2008 si inizia registrare l’inversione di tendenza sul debito sanitario di circa 200 milioni di Euro all’anno”

“Tutto ciò è scritto –conclude D’Alessandro– nel documento approvato dalla Giunta Chiodi. Se il bilancio regionale non riesce a dare nessuna risposta, se si pagano più tasse, se si chideranno gli ospedali ora sappiamo da chi dipende”

giovedì 17 dicembre 2009

Si rinvia il provvedimento che censura il web


Il medium è il web e il messaggio è violenza. Un connubio tornato al centro dell’agenda politica dopo la comparsa, su Facebook, di alcuni gruppi a pro e contro Massimo Tartaglia, l’aggressore di Silvio Berlusconi. Il ministro Maroni aveva annunciato un ddl relativo a menifestazione e internet al Consiglio dei Ministri di oggi, per poi annunciare il rinvio dell’approvazione nel prossimo incontro del Governo.
Intanto, però desta preoccupazione l’avventatezza della maggioranza a legiferare su un argomento tanto delicato qual è il web. La libertà d’espressione non può essere irremediabilmente compromessa dalla fretta di agire. “Dobbiamo fare qualcosa per evitare che sui siti Internet ci siano veri e propri inni alla violenza” afferma il presidente del Senato durante il tradizionale scambio di auguri per Natale con la stampa parlamentare, ma questo non vuol dire far vincere un’ingiustificata impazienza senza fornire una risposta adeguata al problema.
D’altronde le manifestazioni di intolleranza su Internet, che nessuno esita a condannare, non possono essere scambiate per ciò che non sono, e cioè come la prova che è necessario restringere gli spazi di libertà sulla rete.
Ecco bisogna capire, ma abbiamo la sensazione che il governo fa le cose di fretta. Come nell'immagine, ha scambiato un nuovo modo di comunciare per qualcos'altro...

mercoledì 9 dicembre 2009

VAL DI SANGRO - Come uscire dalla crisi costruendo un nuovo futuro


Carissimi/e,
la crisi economica e produttiva generale, nazionale, regionale e locale è una cosa molto seria che (speriamo di no) lascerà morti e feriti sul campo della battaglia che si sta combattendo da circa 30 mesi.
Si è tentato di rintracciare nelle crisi del passato elementi di similitudine per ricavarne utili indicazioni per mettere in piedi strategie efficaci, ma la sensazione è che essa presenti sue specificità anche in considerazione del contesto all’interno del quale si realizza.
Il riposizionamento delle grandi potenze economiche e militari (vecchie e nuove) potrà restituirci una situazione post – crisi profondamente diversa da quella che ci era familiare e che aveva nell’Atlantico il suo baricentro.
Compito della politica è quello di provare ad interpretarla correttamente, di saperne valutare le possibili conseguenze e, per quanto di competenza, di elaborare ed attivare strategie operative che siano immediate e di una buona efficacia.
Anche qui, in Val di Sangro, motore trainante l’economia industriale regionale, la crisi morde, fa sentire i suoi effetti terribili sul piano sociale ed economico.
Colpisce lavoratori, giovani, donne famiglie e mette, sempre più, in grave difficoltà un numero crescente di aziende, nonostante gli sforzi e i sacrifici che vengono fatti da tutte le parti in causa.
Il Partito Democratico d’Abruzzo ha deciso di cominciare a svolgere il “mestiere” che la Costituzione assegna a tutte le forze politiche e lo vuole fare partendo proprio dai temi che la crisi fa emergere in tutta la loro drammaticità; lo vuole fare dando inizio ad un cammino che ci porterà ad interagire con tutti e otto i comprensori che compongono la Regione, cominciando proprio da quello del Sangro – Aventino.
Iniziative nelle quali diremo certamente la nostra sulle questioni generali e puntuali locali, ma, innanzitutto, ascolteremo i rappresentanti degli interessi pubblici e privati territoriali.
Bisogna ascoltare e confrontare le proprie tesi con quelle degli altri per infilare, rapidamente, il sentiero della elaborazione affinché la proposta di “ABRUZZO 2020” avanzata dal Segretario regionale possa vivere, prendere miglior forma, avere le occasioni per una implementazione progressiva e costruttiva.
La fase del vuoto programmatico va assolutamente chiusa perché ha prodotto danni gravi e perché senza una credibile proposta di futuro le frustrazioni e i rischi di tenuta del partito saranno sempre più seri e preoccupanti e il PD ha bisogno esattamente del contrario.
Si parte da Lanciano, lunedì 14 dicembre, alle 17.30.
Qui ascolteremo il mondo dell’impresa, quello del lavoro, quello universitario e scolastico. In altri comprensori varieranno gli interlocutori.
Serve una grandissima mobilitazione per dare un segnale forte anche ai più diretti interessati dalla terribile crisi in atto.
Una grande manifestazione, una partecipazione attiva alla iniziativa, sarebbe un ottimo inizio di una nuova vita del Partito democratico.
Vi aspettiamo molto numerosi.
Cordialità,

per l’organizzazione dell’evento
Giovanni DI FONZO

mercoledì 2 dicembre 2009

MANIFESTO DEL 02/12/09




In seguito all’allagamento della scuola in via Roma di Ripa Teatina, avevamo manifestato preoccupazione per le condizioni dell’immobile scolastico danneggiato.

A tal proposito, abbiamo voluto vederci chiaro e consultando le delibere di Giunta Comunale (come riportate nel manifesto), abbiamo scoperto che per i lavori di riqualificazione e adeguamento della scuola in via Roma di Ripa Teatina, sono stati impegnati € 916.336,36.

La somma ingente spesa ci ha riconsegnato una struttura scolasticamente inadeguata tanto da chiederci se con un importo così elevato non sarebbe stato possibile costruire una struttura ex novo sicuramente più funzionale, sicura ed adeguata.

DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N.30 DEL 05/02/2005
DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N.36 DEL 02/02/2006
DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N.94 DEL 13/05/2006
DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N.5 DEL 13/01/2007
DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N.101 DEL 10/05/2007 CON RIFERIMENTO A DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N.153 DEL 20/06/2005
DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N.188 DEL 31/10/2008
DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N.132 DEL 11/09/2009