mercoledì 9 dicembre 2009

VAL DI SANGRO - Come uscire dalla crisi costruendo un nuovo futuro


Carissimi/e,
la crisi economica e produttiva generale, nazionale, regionale e locale è una cosa molto seria che (speriamo di no) lascerà morti e feriti sul campo della battaglia che si sta combattendo da circa 30 mesi.
Si è tentato di rintracciare nelle crisi del passato elementi di similitudine per ricavarne utili indicazioni per mettere in piedi strategie efficaci, ma la sensazione è che essa presenti sue specificità anche in considerazione del contesto all’interno del quale si realizza.
Il riposizionamento delle grandi potenze economiche e militari (vecchie e nuove) potrà restituirci una situazione post – crisi profondamente diversa da quella che ci era familiare e che aveva nell’Atlantico il suo baricentro.
Compito della politica è quello di provare ad interpretarla correttamente, di saperne valutare le possibili conseguenze e, per quanto di competenza, di elaborare ed attivare strategie operative che siano immediate e di una buona efficacia.
Anche qui, in Val di Sangro, motore trainante l’economia industriale regionale, la crisi morde, fa sentire i suoi effetti terribili sul piano sociale ed economico.
Colpisce lavoratori, giovani, donne famiglie e mette, sempre più, in grave difficoltà un numero crescente di aziende, nonostante gli sforzi e i sacrifici che vengono fatti da tutte le parti in causa.
Il Partito Democratico d’Abruzzo ha deciso di cominciare a svolgere il “mestiere” che la Costituzione assegna a tutte le forze politiche e lo vuole fare partendo proprio dai temi che la crisi fa emergere in tutta la loro drammaticità; lo vuole fare dando inizio ad un cammino che ci porterà ad interagire con tutti e otto i comprensori che compongono la Regione, cominciando proprio da quello del Sangro – Aventino.
Iniziative nelle quali diremo certamente la nostra sulle questioni generali e puntuali locali, ma, innanzitutto, ascolteremo i rappresentanti degli interessi pubblici e privati territoriali.
Bisogna ascoltare e confrontare le proprie tesi con quelle degli altri per infilare, rapidamente, il sentiero della elaborazione affinché la proposta di “ABRUZZO 2020” avanzata dal Segretario regionale possa vivere, prendere miglior forma, avere le occasioni per una implementazione progressiva e costruttiva.
La fase del vuoto programmatico va assolutamente chiusa perché ha prodotto danni gravi e perché senza una credibile proposta di futuro le frustrazioni e i rischi di tenuta del partito saranno sempre più seri e preoccupanti e il PD ha bisogno esattamente del contrario.
Si parte da Lanciano, lunedì 14 dicembre, alle 17.30.
Qui ascolteremo il mondo dell’impresa, quello del lavoro, quello universitario e scolastico. In altri comprensori varieranno gli interlocutori.
Serve una grandissima mobilitazione per dare un segnale forte anche ai più diretti interessati dalla terribile crisi in atto.
Una grande manifestazione, una partecipazione attiva alla iniziativa, sarebbe un ottimo inizio di una nuova vita del Partito democratico.
Vi aspettiamo molto numerosi.
Cordialità,

per l’organizzazione dell’evento
Giovanni DI FONZO

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