mercoledì 29 gennaio 2014

MALA TEMPORA CURRUNT

Viene ripreso e pubblicato integralmente in questo post il commento giunto nella sezione "VIVIAMO RIPA" di questo blog sulla lettera del Sindaco che sta pervenendo a tutti i cittadini di Ripa Teatina.

Di seguito il testo:

MALA TEMPORA CURRUNT!

​Con questa espressione latina di Cicerone possiamo riassumere con poche parole, come solo i latini sapevano fare, come vanno le cose in generale nella nostra società o nel mondo contemporaneo.
​Letteralmente questa frase vuol dire "Corrono brutti tempi". La prova del nove per chi recita, purtroppo, questa citazione viene dalla lettura dell'ultima comunicazione rivolta dal sindaco di Ripa Teatina ai ripesi, questa volta veramente "porta a porta", che solo lui ritiene di amministrare.
​Infatti in questi ultimi giorni i cittadini di Ripa hanno trovato nella cassette delle lettere un messaggio del sindaco fatto con un copia ed incolla di frase prese qua e la (infatti se notate verso la fine della lettera, nella seconda pagina dello sproloquio, la frase è scritta con una diversa interlinea e con un diverso margine) nelle quali non è riportata nessuna novità o notizia utile ai cittadini in merito al discorso sui rifiuti se non un ricordare che ci sono dei controlli in atto.......
​Viene riportato il solito piangersi addosso della congiuntura economica, delle difficoltà generali, del come vanno male le cose, insomma del solito piagnisteo. A tal proposito si consiglia vivamente la lettura del libro di Robert Hughes - La cultura del piagnisteo. La saga del politicamente corretto -.
​Se poi volete fare un giro su internet potrete trovare questa frase che riassume in maniera sobria la tecnica del piagnisteo:
IL PIAGNISTEO SPEGNE I NEURONI - Stare vicino a chi continua a lagnarsi non fa bene al cervello: 30 minuti di ascolto di lamentele spengono, per così dire, i neuroni dell'ippocampo, l'area celebrale coinvolta nella soluzione dei problemi. Strategia di sopravvivenza: allontanarsi in fretta da chi trova tutto negativo. (fonte: http://www.brunomedicina.com/it/il-piagnisteo-spegne-i-neuroni/
​Il meglio però viene nel secondo foglio che non riguarda affatto il discorso sui rifiuti, ma bensì, udite udite, le Opere Pubbliche che il comune di Ripa sta realizzando.
​Grandioso, nei prossimi mesi forse non potremo più uscire di casa perché le strade saranno invase dai mezzi di lavoro che in maniera caotica si muoveranno per portare a compimento tutta una serie di interventi. Strada Inforzi, forse realizzeranno l'ascensore che collegherà l'attuale tratto realizzato con il belvedere di Ripa, visto che ci sono 50 metri di dislivello in appena 30 metri di distanza, oppure avremo il milione di euro del progetto dei "6000 Campanili" presentato chissà a che ora del 24/10/2013 perché a Ripa non è stato concesso ancora nulla  di quel finanziamento statale.
​A pensarci bene, però, forse gli Amministratori di Ripa hanno usato questa richiesta di finanziamento per poter fare il bilancio di previsione 2013. Se si va a vedere, infatti, il Titolo IV delle Entrate (la cui analisi dettagliata è riportata a pag. 46 della Relazione tecnica al Bilancio di Previsione Anno 2013) si può vedere come dai Trasferimenti di capitali dallo Stato viene stanziato proprio un milione di Euro a fronte di accertamenti degli anni dal 2009 al 2011 di poche centinaia di euro ed addirittura zero per il 2012. Ma  questo è niente se si va a vedere quello che accade nel rigo sottostante dove sono previsti nel 2013 ben tre milioni di euro dalla Regione Abruzzo. Hai visto mai!!!
​Ma, con grande rammarico, ci si pone la domanda: Dove era l'opposizione quando si approvava questo bilancio di previsione?
​A conclusione di queste poche parole buttate così su questo foglio voglio proporvi un indovinello: Di quale percentuale il comune di Ripa alzerà la tassa della TASI che fissata dallo stato nel 0,25% può essere maggiorata dai comuni dal 0,01% fino al 0,08%? - Le scommesse sono aperte!
​In conclusione speriamo che si torni presto al voto in questo paese per rieleggere, speriamo, una seria maggioranza ed una buona minoranza.
​Saluti


Questo commento suggerisce uno spunto di riflessione:

in data 17/01/2014, sono state protocollate presso il Comune di Ripa Teatina le seguenti richieste:

- dettaglio finanziario interventi lavori piano triennale 2013-2015;
- risposta del Ministero/ANCI sull'esito del finanziamento del progetto "6000 campanili".

Tali richieste scaturiscono dal tracciare il confine tra fantasia e realtà sul piano triennale messo in piedi con opere di cui la copertura finanziaria non esiste e resa incerta da finanziamenti non incassati, come quello che riguarda il progetto "6000 campanili" dove comuni con abitanti sotto i 5000 abitanti hanno ottenuto fino a €1.000.000,00, mentre Ripa Teatina dovrá aspettare un successivo bando, sempre se ci sarà e se si rientri in graduatoria.
L'iniziativa della lettera ai cittadini sembra voler dimostrare delle giustificazioni e non per esporre l'operato di buona amministrazione, a dimostrazione ne sono anche gl'incontri sui rifiuti, ben tre nel giro di un mese, unico tema pubblico amministrativo in due anni e mezzo di amministrazione.




mercoledì 15 gennaio 2014

Partono i controlli sui rifiuti

Come annunciato all'incontro del 08/01/2014 organizzato dall'Amministrazione Comunale di Ripa Teatina sono partiti i controlli sui rifiuti. Sono iniziati con l'indifferenziato di martedì 14 gennaio i controlli sui rifiuti per la verifica della corretta differenziazione a cui, in un tempo non precisato, seguiranno sanzioni amministrative. Molte le buste non ritirate, molti i dubbi...  Già dalla sera dell'incontro molti chiarimenti sono stati chiesti, del tipo, come riconoscere la proprietà della spazzatura, come sapere quali rifiuti vadano differenziati correttamente, con quale criterio si applicheranno le sanzioni. 
Ma il punto cruciale di questi controlli non è altro che mettere a rischio la privacy del cittadino che espone quotidianamente il proprio pattume. Fino a dove ci si può spingere con i controlli condotti dalla Pubblica Amministrazfino nel “metter naso” nella vita altrui? E quali cautele possono rivelarsi utili?
Il fatto che un estraneo – foss’anche un Vigile Urbano o un incaricato di Pubblico Servizio – frughi nella nostra immondizia e possa comodamente scorgervi informazioni che ci riguardano e che probabilmente non vorremmo affatto condividere, rimane una questione alquanto delicata.
Anche il Garante “frena”
Si fa un gran parlare di tutela dei dati sensibili, cioè di quelle informazioni personali la cui raccolta e trattamento sono soggetti al nostro consenso (oltre che all’autorizzazione preventiva del Garante per la protezione dei dati personali): 
sono le informazioni relative alle nostre convinzioni religiose oppure filosofiche, alle nostre opinioni politiche, al nostro stato di salute o alla vita sessuale, all’eventuale adesione a partiti, sindacati e associazioni, ai nostri dati giudiziari. Ma anche dati semplicemente coperti da privacy, come quelli bancari o sul patrimonio che si possono evincere dalla corrispondenza bancaria corrente. Sbirciando tra questi sacchetti potreste facilmente intravvedere scatole di Viagra, vecchie tessere sindacali, giornali di partito, riviste a carattere religioso o ingiunzioni legali. E questo non va bene.
Il solo modo lecito di contemperare l’esigenza dei Comuni di individuare i trasgressori delle norme sulla differenziazione con quella dei cittadini di non essere costantemente esposti alla curiosità generale, consiste nel contrassegnare il sacchetto dei rifiuti mediante un codice a barre relativo ai dati identificativi del soggetto cui il contenitore si riferisce, oppure nel rifornire gli utenti di appositi sacchetti con etichette dotate di microchip come quelle antitaccheggio dei supermercati. Ma l’Amministrazione può riversare sul cittadino la propria inadempienza? Riguardo invece l’ispezione dei sacchetti da parte del personale dell’azienda di raccolta, il Garante riconosce questa possibilità, ma a patto che “venga esercitata selettivamente, nei soli casi in cui il soggetto che abbia conferito i rifiuti con modalità difformi da quelle consentite non sia in altro modo identificabile”. Insomma: aprire e verificare, solo come extrema ratio.
No a ispezioni a tappeto!
Il Garante ha definito invasiva la pratica delle ispezioni generalizzate al fine di trovare elementi in grado di identificare presuntivamente il conferente da parte del personale incaricato. Gli addetti possono quindi procedere ad ispezioni selettive solo nei casi in cui abbiano ragione di ritenere che i rifiuti siano stati lasciati senza osservare le norme e il cittadino non sia identificabile in altro modo.
Qui però il meccanismo apparentemente virtuoso si guasta: poiché i Comuni, in gran parte, non hanno previsto un mezzo di identificazione dei sacchetto, si punta all’apertura indiscriminata, sebbene invasiva. Sbagliato: la Pubblica Amministrazione faccia la sua parte: chiede uno sforzo al cittadino? Lo tuteli di conseguenza.

COSA DICE IL CODICE
Anche in simile contesto nessuno può esimersi dal rispetto dei principi della tutela dei dati personali.

Neppure i soggetti preposti alla gestione della raccolta differenziata, ancorché operatori per conto e nell’interesse della Pubblica Amministrazione.

Proprio a carico dei soggetti pubblici, infatti, il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/03) ha posto, in particolare, l’osservanza ed il rispetto dei seguenti principi:

il principio di “necessità”, che esclude o riduce al minimo l’utilizzo dei dati personali quando la finalità pubblica perseguita possa essere conseguita anche senza dati personali o identificativi;
il principio di “proporzionalità”, che impone la verifica, per ogni singola fase del trattamento, della pertinenza di quel particolare trattamento effettuato;
il principio di “indispensabilità”, per cui i soggetti pubblici possono trattare solo i dati sensibili indispensabili per svolgere attività istituzionali che non possano essere adempiute, caso per caso, mediante dati anonimi o di diversa natura.
IL PROVVEDIMENTO DEL GARANTE
In considerazione di quanto sopra ed in applicazione di tali ultimi principi, il provvedimento del Garante è risultato il seguente:

I “sacchetti trasparenti”. È stata ritenuta non proporzionata la prescrizione impositiva del loro uso per il caso di raccolta porta a porta, dal momento che chiunque si trovasse a transitare sul pianerottolo o nello spazio antistante l’abitazione sarebbe posto in condizione di visionare agevolmente il contenuto del sacchetto;
Le etichette adesive nominative. È stata ritenuta non proporzionata la prescrizione di una loro applicazione sul contenitore dei rifiuti, soprattutto per i casi di rifiuti conferiti in strada;
Le “ispezioni dei sacchetti”. E’ stata censurata la pratica di ispezioni generalizzate al fine di trovare elementi informativi per l’identificazione del conferente, ancorché affidata a soggetti qualificati. Essa è stata, anzi, definita invasiva (laddove non esercitata selettivamente, ovvero nei soli casi in cui il soggetto che abbia conferito in maniera difforme non sia in altro modo identificabile) e ritenuta potenzialmente lesiva della libertà e della segretezza della corrispondenza lasciata nei rifiuti.
Ma non solo. Considerata non risolutiva ai fini perseguiti, perché non sempre permette l’individuazione del conferente attraverso il contenuto, essa è stata ritenuta anche non rispondente ai principi del Codice di protezione e, addirittura, fuorviante ai fini sanzionatori, posto che in forza di quella incertezza identificativa la sanzione eventualmente applicata, di conseguenza, potrebbe risultare erroneamente comminata. E così pure, analogamente, per le sanzioni conseguenti alla violazione del mancato rispetto dell’orario di conferimento;
Le registrazioni effettuate presso le piattaforme o ecopiazzole. E’ stato ritenuto lecito il trattamento della registrazione ai soli fini della individuazione della effettiva residenza nel comune del soggetto conferente e della individuazione del rispetto dei limiti quantitativi ammessi senza oneri a carico dei produttori.
In ogni caso la raccolta di tali dati non può andare esente dalle prescrizioni dell’art. 13 del Codice sull’informativa agli interessati e dalle prescrizioni relative alla conservazione dei dati per il solo periodo necessario allo scopo della raccolta;
L’ apposizione di codici a barre o microchip. La prescrizione è stata ritenuta soddisfare i requisiti e le condizioni di riservatezza; sia perché vengono osservate le prescrizioni di identificazione per i soli casi di accertata violazione della prescrizione sulla differenziazione dei rifiuti, sia perché all’apertura del sacchetto gli operatori/ ispettori non possono risalire al soggetto conferente, mentre vi possono risalire, solo dopo l’apertura, i soli soggetti preposti alla applicazione della sanzione, attraverso la decodifica del codice a barre.

COME SI OPERA LEGALMENTE, CONSULTANDO I CARABINIERI

“Gli organi addetti ai controlli possono procedere a ispezioni selettive solo nei casi in cui abbiamo ragione di ritenere che i rifiuti siano stati lasciati senza osservare le norme in materia di raccolta differenziata e il cittadino non sia identificabile in altro modo.

Inoltre, non è lecito utilizzare sistemi di videosorveglianza solo per accertare eventuali violazioni amministrative derivanti dal mancato rispetto delle disposizioni su modalità e orari di deposito dei sacchetti dei rifiuti dentro gli appositi contenitori.

E' lecito, invece, l'utilizzo di codici a barre, microchip o Rfid che consentono di delimitare l'identificabilità della persona solo nel caso in cui sia accertata la violazione delle norme sulla raccolta differenziata. 

In questo modo gli operatori che verificano l'omogeneità del contenuto del sacchetto (carta, vetro, plastica) non vengono a conoscenza dell'identità della persona, che rimane riservata fino alla decodifica dei codice a barre o del microchip da parte dei soggetti che applicano la sanzione”.

Di fatto sembra che gli Amministratori di Ripa Teatina si affidino al proprio istinto o a qualche consiglio dettato da operatori del settore, ma di certo, nel tentativo di fare qualcosa di buono, rischiano di scivolare sui rifiuti.

http://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/Consigli/Tematici/Giorno+per+giorno/Questioni+di+privacy/03_privacy.htm

http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1149838

martedì 7 gennaio 2014

A gennaio la mini Imu 2013 - 2014


Se vivi in un Comune che per il 2013 ha aumentato l’aliquota Imu rispetto a quella di base stabilita dallo Stato, (ad esempio il comune di Ripa Teatina) il 24 gennaio 2014 dovrai pagare la differenza sulla prima casa. Si tratta della cosiddetta


MINI IMU: ENTRO IL 24 GENNAIO

La prima casa non ha pagato l’Imu per il 2013. Ma attenzione, se il Comune in cui vivi (ad esempio Ripa Teatina) ha aumentato l’aliquota sulle abitazioni principali rispetto a quella di base dello 0,4% stabilita dallo Stato (infatti a Ripa Teatina è del 0,58% ovvero il 45% in più del normale), dovrai pagare questa differenza a gennaio. In pratica, la prima cosa da fare è controllare sul sito del Comune se ci sono state variazioni. Quindi, se il tuo Comune non ha provveduto a modificare l’aliquota rispetto a quella standard, non ti devi preoccupare: non dovrai pagare alcuna differenza. Ma se risiedi in uno dei Comuni che hanno deliberato l’aumento (tra i quali appunto Ripa Teatina), entro il 24 gennaio dovrai pagare il 40% della differenza tra l’Imu calcolata con l'aliquota dello 0,4% e la detrazione base di 200 euro e l’Imu calcolata con le aliquote e le detrazioni deliberate dal tuo Comune per il 2013.



COME CHIEDERE IL RIMBORSO SE HAI PAGATO DI PIÙ

Non è così improbabile aver commesso qualche errore nel calcolo dell'Imu. Gli errori possibili sono tanti, da i semplici calcoli sbagliati, all’indicazione di un codice catastale non corretto, che ha quindi comportato il versamento del dovuto al Comune sbagliato. Se hai pagato di più, puoi rivolgerti al Comune, presentando istanza di rimborso in carta semplice, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o consegnandola direttamente all’ufficio tributi. Alcuni Comuni hanno predisposto la loro modulistica, scaricabile dal sito dell’amministrazione comunale. Puoi però utilizzare il modulo che trovi di seguito. Ricorda che hai tempo 5 anni per chiedere il rimborso dell’IMU versato in eccesso.




domenica 5 gennaio 2014

L'ingiustificata ira del Sindaco


Passano gli anni, ma modi e toni rimangono gli stessi di dodici anni di amministrazione. Non è certamente corretto monopolizzare la homepage del sito istituzionale del Comune di Ripa Teatina per un isterico sfogo personale, non è un bel vedere nanche ad un comune visitatore che accede per avere informazioni sul paese, non è corretto neanche pubblicare un qualcosa senza la fonte originale, magari postare il link dove è riportato il comunicato in questione http://www.pdripateatina.blogspot.it/2013/12/tarsu-2013-ripa-teatina.html sarebbe stato più opportuno per la possibilità di replica, ma sul sito del comune questa possibilità non è consentita, e quindi, avanti degli applausi di spettatori inconsapevoli del fatto integrale. Sul blog del Circolo PD di Ripa Teatina, questa possibilità viene data, infatti, il commento del Sindaco è stato pubblicato integralmente e senza censura il 31/12/2013, tra l'altro, si indicava un allegato che non è arrivato, altrimenti sarebbe anch'esso stato pubblicato.
Se la vogliamo dire tutta, ogni occasione è buona per fare propaganda, come nel famoso documento allegato che esordisce "Al fine di fare chiarezza intorno alla manovra tributaria che ha portato il Comune di Ripa Teatina all’applicazione del nuovo tributo Tares ( Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi ), anche al fine di porre fine alle consuete strumentalizzazioni che, come sempre, emergono con puntualità alla prima occasione utile..." come ad indicare di far fronte ad una strumentalizzazione e non a giustificare il proprio operato.

Vorrei riportare quanto accaduto nel comune di Offida (http://www.comune.offida.ap.it), un comune italiano di 5 285 abitanti della provincia di Ascoli Piceno nelle Marche, posto ad un'altitudine di 293 m s.l.m, a pochi chilometri dal mare, un paese simile a Ripa Teatina:

http://www.osservatorequotidiano.it/articoli/a-offida-tares-semplificata/2937

OFFIDA – Il consiglio comunale di Offida si appresta ad approvare (la seduta è convocata per giovedì alle ore 18) una Tares “semplificata”, secondo quanto stabilito dal d.lgs. 102 (convertito nella legge n. 124 del 28 ottobre). Questo per evitare forti aumenti della tassa sui rifiuti, dal 150 al 300%, per famiglie numerose e commercianti.
La Tares in quanto tale, infatti, era basata solo sul numero di componenti dei nuclei familiari, senza tenere conto del reddito. Né della cosiddetta “territorialità” delle attività produttive «e un esercizio di Offida non produce la stessa quantità di rifiuti di una situata in altre località», spiega l’assessore alle Attività produttive Roberto D’Angelo.
«Un tributo non progressivo sarebbe stato ingiusto», afferma il sindaco Valerio Lucciarini, «Se l’avessimo applicato avremmo avuto un nuovo pesante balzello. Se da un lato sarebbe giusto far pagare di più a chi produce più rifiuti, dall’altro lato sarebbe stato particolarmente iniquo non tener conto della progressività. Abbiamo preso la nostra decisione in primo luogo a sostegno delle attività commerciali, che vivono la crisi in maniera più forte che altre attività. Auspico che in consiglio ci sia un voto unanime su questo provvedimento. E auspico inoltre che l’Anci si faccia sentire per l’imposta del 2014, la cosiddetta Iuc, Imposta unica comunale, che sostituirà la Tares. Speriamo prevedano criteri di progressività e territorialità».
Gli enti locali hanno insomma la possibilità di modellare la nuova imposta secondo i criteri della vecchia Tarsu, e come conferma l’assessore al Bilancio Luigi Massa, Offida sceglie questa strada, per scongiurare aumenti insostenibili, e conformarsi al tessuto socio-economico cittadino. Al tempo stesso vengono confermate le riduzioni già previste in passato (per esempio, del 30% per nuclei composti da una sola persona e per abitazioni o attività produttive stagionali, oltre che per attività artigianali con convenzioni per rifiuti speciali e per i coltivatori diretti).
Gli amministratori offidani lamentano, e non solo gli unici, la pioggia di notizie e disposizioni sulla nuova imposta sui rifiuti, che si è avuta nel corso degli ultimi mesi, alcune anche contraddittorie tra di loro. La gestione dei rifiuti, a Offida, è organizzata con il sistema del “porta a porta spinto”, per la raccolta differenziata.
Tutti i contribuenti offidani hanno già pagato due rate, pari al 90% di ciò che era stato versato nel 2012. Ora si pagherà il conguaglio. I contribuenti riceveranno il modello F24 da parte del Comune, con due voci di spesa separate. In particolare, sarà evidenziato l’aggravio di 30 centesimi per metro quadrato, che verrà girato allo Stato. L'aggravio, insomma, è stato limitato al minimo consentito.
«Il bilancio che andiamo ad approvare è virtuoso», conclude Lucciarini, «Per il quarto anno rispetteremo il Patto di stabilità. E questo nonostante abbiamo realizzato molti obiettivi, in pratica il 100% del programma amministrativo. Stiamo inoltre sulle modalità per chiudere il mandato amministrativo senza alcun debito corrente. Per tutto questo ringrazio l’assessore Massa e l’assessore D’Angelo, quest’ultimo entrato in carica da appena un anno».

Inoltre, prendendo spunto dall'incontro del 20/12/2013 nella citazione dell'A.N.C.I. da parte del Vicesindaco, l'associazione stessa dichiarava preferibile da parte dei comuni optare per la Tares semplificata (Dl 102/2013), non essendoci l'obbligo di approvare il piano finanziario né di articolare le tariffe delle utenze domestiche per numero dei componenti della famiglia.
(http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-11-04/rifiuti-tares-semplificata-064647.shtml?uuid=ABiBdGb)

Questi sono gli argomenti che avrei voluto sentire dal Sindaco di Ripa Teatina e nessuna critica sarebbe sorta sul suo operato.

Gianluca Visco