lunedì 16 novembre 2009

MANIFESTO DEL 16/11/2009


Il P.R.G. approvato nel 1996 aveva previsto in C.da Casale un zona F3 destinata a “verde pubblico” per la realizzazione di una piazza a servizio della comunità, estesa mq. 2300.
Con delibera di Consiglio n.40 del 16/07/2009, l’Amministrazione Comunale ha approvato a maggioranza un progetto di “variante” al suddetto P.R.G. con cui ha ridimensionato l’area sottoposta al vincolo urbanistico di “verde pubblico”, dimezzando di fatto la zona riservata per la realizzazione della piazza.
L’area svincolata è stata ricondotta nella disponibilità della Soc. “LA PODESTIA s.a.s.” che nell’anno 2003 aveva acquistato il terreno e che ha in corso di realizzazione una struttura alberghiera (ricettiva e turistica).
Al momento dell’acquisto la Soc. “LA PODESTIA s.a.s” era necessariamente consapevole dell’esistenza del vincolo urbanistico esistente nell’area ma, all’evidenza, è stata rassicurata a procedere ugualmente in previsione dell’eliminazione o riduzione dello stesso vincolo.
Non siamo contrari a che s’incentivino le attività private che possano produrre occasioni di lavoro e di promozione turistica per il nostro paese, ma non condividiamo che ciò avvenga a scapito della collettività.
Peraltro, la maggioranza votante non ha accettato la proposta di condizionare la riduzione del vincolo alla effettiva realizzazione della piazza, sull’area residua, a cura e spese del privato, quale legittima contropartita dell’indubbio vantaggio ricevuto.
L’approvazione della variante non può essere giustificata , come addotto dell’Amministrazione, dalla presunta necessità di correggere un errore commesso in origine e cioè quello di aver ricompresso nell’area F3 un piccolo e diruto fabbricato (ora riconvertito con cambio di destinazione d’uso in alloggio per posti letto), in quanto tale volume poteva essere spostato o eliminato in sede di esproprio.
La questione rilevante consiste nella scelta di privilegiare l’interesse pubblico o l’interesse privato.
Nella specie si è privilegiato indubbiamente l’interesse privato mentre, con maggiore trasparenza, i due interessi potevano essere quantomeno contemperati con soluzioni diverse che non avrebbero danneggiato alcuna delle aspettative in campo.
Una soluzione diversa e condivisa avrebbe reso più sopportabile financhè che un assessore, titolare della ditta costruttrice del complesso turistico, votasse la delibera di approvazione della variante senza battere ciglio!!!!

DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N.40 DEL 16/07/2009

1 Commenti - Lascia un commento:

Anonimo ha detto...

In tema di varianti al piano urbanistico, si configura un vincolo sostanzialmente espropriativo solo nel caso in cui si registri un azzeramento del contenuto economico del diritto di proprietà; viceversa la destinazione a parco urbano, a parcheggio e a viabilità, non esclude la realizzazione di interventi edilizi da parte di privati, pur conformandoli ad un peculiare interesse pubblico, e, quindi, non si risolve in una sostanziale espropriazione. (1) (2)

(1) Sulle zone destinate ad attrezzature di servizio pubblico, si veda TAR Campania-Salerno, sez. II, sentenza 2 maggio 2007, n. 483.
(2) Sulle zone destinate a verde pubblico, si veda TAR Campania-Napoli, sez. VIII, sentenza 13 giugno 2007, n. 6104.

(Fonte: Altalex Massimario 7/2008. Cfr. nota di Francesco Logiudice)


http://www.altalex.com/index.php?idnot=40306&idstr=20

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