venerdì 20 novembre 2009

No al processo breve


I senatori del Pd sostengono che a rischio di estinzione sono anche tutti quei processi che riguardano reati come la truffa, la bancarotta semplice, i reati contro la pubblica amministrazione, oltre quelli fiscali e valutari.
La prima reazione del segretario del PD, Pier Luigi Bersani: "Spero che la maggioranza presenti proposte concrete. Se sono per annullare i processi in corso noi non ci siamo, non possiamo insultare le vittime di reati per aggiustare due o tre questioni. Se vogliamo migliorare il servizio della giustizia, siamo qua a dire si. Diciamo no alla cancellazione dei processi in corso. Spero che la maggioranza, dopo tutti questi dialoghi, se ha intenzione di procedere a una riforma seria presenti proposte concrete. Se intende annullare processi in corso non possiamo esserci".
Il segretario PD trova tempo anche per liquidare la proposta Pdl sull'immunità parlamentare: "Se vogliamo parlare di Parlamento parliamo di riduzione del numero dei parlamentari, di superamento del bicameralismo perfetto, parliamo, senza antipolitica, di riduzione dei costi della politica, non di immunità parlamentare".
La capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti: “Se è vero che l’ipotesi su cui ragiona la maggioranza è quella che per i reati puniti sino a dieci anni di reclusione vi sarebbe un’ulteriore riduzione di un quarto dei tempi di prescrizione se l’imputato è incensurato, il processo Mills a carico del premier sarebbe giusto giusto pronto ad essere dichiarato estinto e di lì a poco quello per frode fiscale Mediaset".
Basta con le norme ad personam!

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