martedì 9 marzo 2010

E' in gioco la democrazia

di Giustino Zulli

Nel corso degli ultimi dieci giorni si sono verificati due avvenimenti che considero vergognosi e di particolare gravità per la nostra democrazia e che dimostrano ancora una volta, qualora ce ne fosse stato bisogno, qual è il livello di arroganza a cui si può arrivare quando si hanno in mano le leve del potere.

Il primo: in Lombardia e Lazio le liste del PdL non sono state presentate a norma delle leggi in vigore e hanno rischiato l'esclusione dalla campagna elettorale? Niente paura perchè c'è sempre un Consiglio dei Ministri disposto ad emettere un decreto interpretativo "ad listam" per consentire a chi fa carta straccia di leggi e regolamenti di farla franca. In precedenti elezioni amministrative, molte liste non sono state ammesse perchè presentate fuori dalle norme che regolano la materia. Sono forse stati assunti provvedimenti riparatori? No, perchè a commettere gli errori sono stati gli esponenti dei partiti di centrosinistra. Anche nella Provincia di Chieti ci sono stati casi analoghi ma nessuno, da destra, ha invocato il sacro diritto alla competizione. In diversi Comuni hanno vinto le destre per mancanza di liste alternative. Mi sono chiesto spesso, in questi ultimissimi giorni, cosa avrebbe fatto il Governo se a presentare le liste in ritardo o in difetto fossero stati gli esponenti del centrosinistra e mi sono risposto da solo: non ci sarebbero stati provvedimenti a sanatoria come non ce ne saranno, probabilmente, per le liste che hanno avuto qualche problema come a Chieti quella presentata dal candidato Sindaco Giustino Angeloni perchè il decreto interpretativo si riferisce alle sole elezioni regionali di Lazio e Lombardia. Questi fatti dimostrano ancora una volta, come nella "Fattoria degli animali" di George Orwell, che anche se è vero che "tutti gli animali sono uguali", ci sono sempre alcuni animali, nella fattispecie i maiali, "più uguali degli altri".

Il secondo, purtroppo con la sordina dei grandi mezzi di informazione scritta e parlata, ha sferrato un altro durissimo attacco ai diritti dei lavoratori dipendenti con la manomissione dell'articolo 18 della Legge 300 del 20 maggio 1970, più conosciuta probabilmente come lo "Statuto dei diritti dei lavoratori". Le destre, in verità, ci avevano già provato nel 2002 a mettere la museruola ai lavoratori dipendenti e il golpe non riuscì solo perchè, da sola, la Cgil portò al Circo Massimo di Roma, il 23 marzo, oltre tre milioni di persone per manifestare la sua contrarietà. Oggi, con un sindacato diviso per responsabilità di Cisl e Uil che oramai stanno condividendo tutto ciò che propone loro l'attuale Governo, una dfficile crisi economica e occupazionale, una montagna di richieste di cassa integrazione guadagni e mobilità, il Governo Berlusconi, così pronto a soddisfare le richieste degli evasori con i ridicoli scudi fiscali che offendono chi paga correttamente le tasse, continua la sua sitematica demolizione del diritto del lavoro e sconcerta che Cisl, Uil e anche Ugl, sempre così pronte a lottare contro i Governi Prodi, abbiano messo la coda tra le gambe alla faccia della sempre conclamata-a chiacchiere-autonomia del movimento sindacale.

Questi due gravissimi e vergognosi avvenimenti debbono trovare la più ferma risposta di tutti i democratici, dei lavoratori e pensionati che dovranno partecipare in massa allo sciopero generale di venerdì 12 marzo -che in Provincia di Chieti sarà caratterizzato da una manifestazione sindacale che si svolgerà ad Ortona- e alla giornata di protesta organizzata da diversi partiti di opposizione sabato 13 a Roma.

E' in gioco la democrazia e il Governo Berlusconi sta facendo prove di regime. Per sconfiggere queste vocazioni autoritarie, partecipiamo in massa alle manifestazioni del 12 e 13 marzo ma sopratutto, il 28 e 29 marzo, votando per i partiti di centrosinistra, facciamo abbassare la cresta a tutti i reazionari del Paese. Ne va del nostro futuro e di quello delle nuove generazioni.

2 Commenti - Lascia un commento:

Anonimo ha detto...

Al sig. Zulli mi pemeto di dire:
Concordo in linea di massima su quanto affermato, ma vorrei chiedere: quando c'eranp i suoi amici al governo cosa hanno fatto ... anche per i lavoratori? Solo tante chiacchiere. Non parliamo su altri settori: sono sempre stati assenti perchè indaffarati anche loro a beghe interne.
Mi dispiace, ma sarebbe opportuno un bel ricambio generale con persone nuove con idee valide.
Elio

pdripateatina ha detto...

Cari amici,

vi invio questa replica al commento del sig. Elio al mio articolo "E' in gioco la democrazia" che vi invito a pubblicare sul vostro sito. Cordiali saluti. G.Z.

Commentando un mio articolo, il sig. Elio, dopo aver "concordato in linea di massima su quanto affermato", mi chiede di sapere "cosa hanno fatto i suoi amici quando erano al governo". Vorrei intanto rassicurarlo:non ho mai avuto amici al governo ma se si riferisce alle esperienze dei vari governi dei partiti di centrosinistra che ho votato e continuerò a votare ancora perchè, con tutti i limiti, difetti e litigi, ritengo che tra centrosinistra e destre non ci siano paragoni possibili. Il discorso sarebbe lungo e mi limito, allora, a ricordare al sig. Elio, innanzitutto, cosa non hanno fatto i governi di centrosinistra:

1) non hanno mai proposto e fatto approvare da un compiacente parlamento "leggi ad personam" per difendere Prodi e gli altri Presidenti del Consiglio, D'Alema e Amato, da gravissimi capi di imputazione;

2) non hanno mai proposto e fatto approvare "leggi per legittimo impedimento" per consentire a chi deve recarsi in tribunale per rispondere dei reati dei quali è accusato, di non presentarsi prendendo per i fondelli i magistrati;

3) non hanno mai detto che avrebbero abbassato le tasse agli italiani che da quando governa, Berlusconi ha addirittura aumentato;

4) non hanno mai preso in giro i pensionati con l'elemosina della "social card";

5) non hanno mai emesso "decreti interpretativi" per consentire a chi ha violato le regole del gioco di farla franca.

E mi fermo qui anche se potrei continuare a lungo. Chiedo, però, al sig. Elio e a chi la dovesse pensare come lui, di essere più preciso, di uscire dal vago e di specificare quali sarebbero stati i gravi peccati del centrosinistra che di errori ne ha commesso pareecchi (ad esempio, pretendere di governare la complessità del nostro Paese con una alleanza che metteva assieme Mastella, Dini e Bertinotti!) ma per i lavoratori non ha mai proposto leggi per demolire quella della quale ho già scritto e che, almeno personalmente, considero una pietra miliare della storia del movimento dei lavoratori: la legge n° 300 del 20 maggio 1970, lo "Statuto dei diritti dei lavoratori".

Questi sono fatti, non chiacchiere delle quali è veramente specializzato un incantatore di serpenti che riuscirebbe a vendere frigoriferi anche agli esquimesi. Ma gli italiani hanno bisogno di governanti seri, non di piazzisti. Sparare nel mucchio, come fa il sig. Elio, indistintamente, per mettersi a posto la coscienza e dimostrare che, in fondo, siamo tutti uguali, è un metodo che non mi piace. E' solo becero qualunquismo che non ci porta da nessuna parte.

Giustino Zulli

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